I 7 step per passare al rebreather
1. La motivazione
Se stai leggendo questo articolo, probabilmente sei interessato a saperne di più su che cosa significa possedere un rebreather. Vi sono diverse ragioni per passare ad una macchina a circuito chiuso, fra cui una maggiore efficienza di immersione e decompressione, minori consumi di gas, possibilità di effettuare immersioni profonde o molto lunghe, o semplicemente la curiosità di un appassionato della tecnologia oltre che della subacquea.
Onestamente, non serve avere una ragione precisa per giustificare l’acquisto di un rebreather. Chi acquista una supercar non lo fa per arrivare più in fretta al lavoro. Tutti noi abbiamo visto fotografie ritraenti subacquei immersi in condizioni e location estreme con tutto il loro equipaggiamento, così come più volte abbiamo visto dei “Rebreather divers” assomigliare ad astronauti in procinto di un allunaggio, e ciò non può far altro che stuzzicarci. Se la tua intenzione è acquistare un rebreather semplicemente perché è un bell’oggetto, allora fallo! Avrai solo bisogno di una valida giustificazione da dare a tua moglie o tuo marito.
2. L’ esperienza
In un primo periodo, il rebreather era qualcosa di riservato ad una elite, a pochi subacquei estremi. Al giorno d’oggi diverse opinioni sostengono che è possibile approcciarsi al rebreather anche con poca esperienza. Personalmente considero ciò un errore!
Un rebreather è, dopo tutto, un sistema molto più complesso che richiede un maggiore impegno del subacqueo sia nella sua preparazione sia nel suo utilizzo. Per immergersi in sicurezza e divertirsi con il rebreather, è necessario essere a proprio agio in acqua e possedere alcune skill basilari di immersione.
Nel momento in cui indossi un rebreather, devi saper padroneggiare queste abilità. Se sei troppo zelante nel passare rapidamente al CCR senza saper padroneggiare le basi dell’immersione stessa, potresti trovarti in una situazione di disagio. Ciò può avere conseguenze davvero gravi ed è successo più di una volta.
Solitamente l’esperienza è espressa in termini di numero di immersioni, ma è chiaro a tutti che questo può essere molto individuale poiché non tutte le immersioni sono uguali. I requisiti di ammissione delle agenzie formative ai corsi CCR variano ampiamente e vanno da 18 a 100 immersioni. Trovo che il limite inferiore di tale intervallo sia del tutto inadeguato. Sono disposto ad ammettere che potrebbe essere sufficiente per un’immersione di prova, dal momento che ti trovi in un ambiente sicuro sotto la supervisione di un istruttore esperto per tutto il tempo. Tuttavia, frequentare un corso per diventare un subacqueo CCR indipendente dovrebbe essere possibile solo quando si è in grado di muoversi in modo affidabile e sicuro sott’acqua, gli esercizi appresi nei corsi OWD e AOWD devono costituire una routine di semplice esecuzione, eseguibile ovunque e in qualsiasi momento, indipendentemente dell’ambiente in cui ci si immerge.
Un’ abilità molto importante che penso dovrebbe essere padroneggiata sin dal livello base è trasportare e utilizzare una bombola di bailout. Quando ti immergi con un rebreather, avrai sempre bisogno di una soluzione di backup. Se accedi al corso CCR con questa esperienza, sarai in grado di concentrarti sull’immersione con il rebreather stessa e la bombola di bailout sarà qualcosa che sembrerà naturale al subacqueo e non richiederà ulteriore attenzione.
Se segui le raccomandazioni di cui sopra e consideri la tua esperienza, probabilmente arriverai alla conclusione che 18 immersioni non sono comunque sufficienti, nella realtà saremo intorno a quelle 100 immersioni. I subacquei con questo numero di immersioni sono più esperti, conoscono l’acqua, gli esercizi di base non sono difficili per loro e probabilmente hanno già avuto alcune esperienze che hanno dato loro molto.
Alcune didattiche offrono anche l’opportunità di iniziare subito un corso OWD con un rebreather ricreativo. Questa idea è interessante e fa affidamento sul fatto che i subacquei imparino tutto fin dall’inizio, in modo che non avranno difficoltà a imparare tutto da zero quando passeranno a un rebreather. Ma le argomentazioni avanzate in precedenza tendono a confutare questa affermazione. Un subacqueo deve comunque imparare l’uso di un circuito aperto, in quanto passerà a un circuito aperto in una situazione di emergenza. Quindi, se volessimo insegnare tutto a un subacqueo da zero, allora dovremmo insegnargli tutte le procedure e un corso del genere sarebbe molto lungo e quindi molto costoso. Se qualcuno ti offre una soluzione semplice e veloce, fai attenzione. Non ci sono scorciatoie verso l’alto.
3. Addestramento e certificazione
Come indicato nella sezione precedente, un prerequisito fondamentale per diventare un rebreather diverso è l’addestramento con la macchina specifica e la certificazione di un’agenzia di formazione riconosciuta. Senza questo non è possibile acquistare il dispositivo. Tutti i produttori di rebreather vendono i loro dispositivi direttamente tramite istruttori o richiedono almeno la prova del completamento con successo della formazione.
Non esiste una soluzione universale. Esiste una formazione specifica per ogni tipo di macchina e sulla tuo brevetto ne sarà indicata la tipologia per la quale sei addestrato. L’addestramento specifico di ciascuna unità deriva dal fatto che ciascuna unità ha componenti critici che la differenzia dalle altre e perciò richiede tecniche diverse per immergervisi.
4. La macchina
Devo procurarmi un rebreather se voglio iniziare le immersioni con rebreather? Non posso noleggiarne uno da qualche parte? Certo che puoi, anche se ciò costituisce una rara eccezione. Tuttavia, qualsiasi istruttore ti dirà durante un corso che una volta che inizi a immergerti con un rebreather, dovresti continuare a immergerti principalmente con un rebreather.
È come volare. Se non vi dedichi abbastanza ore all’anno, perdi le abitudini apprese e la sicurezza delle immersioni con CCR diminuisce rapidamente. Se utilizzi un apparecchio a noleggio solo occasionalmente, difficilmente acquisirai l’esperienza necessaria.
Quindi, se posso consigliarti, se decidi di seguire il percorso di addestramento all’uso del rebreather, devi possederne uno. Naturalmente per scegliere quello giusto per te dovresti seguire diversi corsi di formazione per diversi apparecchi prima di scegliere di acquistare quello più adatto. Questo è un bel viaggio, anche se lungo e costoso.
5. L’ attrezzatura aggiuntiva
Se vuoi diventare un rebreather diver, è lecito ritenere che tu abbia già tutta la tua attrezzatura subacquea di base. Ciò che potrebbe essere nuovo per te, tuttavia, è una bombola di bailout con un regolatore appropriato.
Una bombola di bailout, come ho già scritto, non è molto diversa da una stage decompressiva. Ci sono alcune differenze, però: mentre le stage per le immersioni tecniche a circuito aperto sono consigliate quasi esclusivamente in alluminio, le bombole in acciaio non sono un tabù per le bombole di bailout. Una bombola in acciaio leggero opportunamente selezionata sarà sempre più compatta di una in alluminio, non cambierà la sua galleggiabilità in modo significativo e, cosa più importante, conterrà più gas perché possiamo pressurizzarla un po’ di più di una in alluminio.
L’ imbrago per una bombola di questo tipo sta diventando sempre più simile a una bombola per sidemount piuttosto che a una stage. I subacquei le fissano con un moschettone sulla coda e con una corda elastica attorno al rubinetto. Ciò consente alla bombola di essere trasportata molto più vicino al subacqueo senza che continui a oscillare e tintinnare. Il vantaggio che si ottiene è un profilo più snello, che renderà il nuoto molto più semplice.
L’ erogatore della bombola di bailout è leggermente diverso da un erogatore tradizionale. Il primo stadio è dotato, oltre al secondo stadio e al manometro, anche di una frusta di bassa pressione con attacco rapido a baionetta per il gonfiaggio. Quest’ultimo viene utilizzato quando vi è il bisogno di integrare gas da una bombola esterna perché la bombola di diluente del rebreather è vuota, è guasta o semplicemente si vuole risparmiare gas nella bombola onboard.
La lunghezza della frusta dell’erogatore rimane la stessa della stage classica, ovvero 100 cm. Dobbiamo poterla passare comodamente dietro il collo da sinistra a destra e in bocca. Se disponiamo di un secondo stadio fisso con un elastico attorno al collo per il passaggio immediato al circuito aperto, allora l’erogatore deve essere dotato di un secondo stadio aggiuntivo in caso di necessità di fornire gas ad un partner in caso di emergenza.
6. La volontà e la determinazione nel mantenere efficiente il dispositivo
Prendersi cura del rebreather è fondamentale per il suo perfetto funzionamento. Dico ai miei studenti che l’80% della sicurezza è garantita a terra prima dell’immersione e che la preparazione dell’unità è la componente principale della preparazione a terra. Prendersi cura di un rebreather comporta un assemblaggio più complesso rispetto a quello di un’unità subacquea convenzionale.
È inoltre necessario eseguire test pre-immersione, pre-respirazione e pulire l’unità, disinfettare il circuito respiratorio e asciugarlo dopo la giornata di immersione. È un po’ di lavoro in più che non dobbiamo omettere di eseguire, anche dopo molte immersioni concluse con successo. È una tassa sulla straordinaria efficienza che l’apparato ci offre, e dobbiamo essere disposti a pagarla se vogliamo mantenerlo sicuro. Naturalmente è necessaria una regolare manutenzione annuale da parte dei tecnici dell’assistenza o direttamente da parte del produttore.
7. La decisione
La cosa più importante alla fine: a questo punto dovresti essere in possesso delle informazioni di base su cosa comporta entrare in un mondo senza bolle e avere i pro/contro a tua disposizione. La decisione spetta a te e dovresti considerare attentamente tutti gli aspetti.
Prevedi che, oltre al prezzo di acquisto, sarai costretto a investire annualmente nella sostituzione dei sensori di ossigeno e utilizzerai 2,5 kg di assorbente ogni 6 ore circa di immersione. Sono cose che non devono essere tralasciate e devono quindi essere prese in considerazione. Tuttavia, credo che i vantaggi del CCR siano così grandi che il costo per acquisirlo e gestirlo facilmente li supera.
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